Broto in Brasiliano significa germoglio, ma è anche un appellativo con cui le persone innamorate a volte si chiamano.
Di qui la scelta del nome, perchè è qualcosa di molto caro a tutti noi che impieghiamo molte risorse e poi, come ci ricorda il simbolo, perchè da un piccolo germoglio, può nascere una grande
pianta.
Questo è l’augurio che facciamo a noi e che vogliamo fare a tutti quelli che incontriamo sul nostro cammino, affinchè il piccolo germoglio che si sta sviluppando, ci veda partecipi, insieme, del
grande miracolo che tutti stiamo operando.
Il logo è stato realizzato dai bambini della scuola, ed in seguito digitalizzato da un grafico esperto, per essere declinato a seconda delle diverse esigenze.
A tutti gli amici di Broto che leggeranno questa nota va il mio saluto e il mio augurio di Pace. Mi è stato chiesto di scrivere due righe per raccontare come nasce la Broto Onlus, ed eccomi
qua.
Ho cercato in queste poche righe che seguono di trascurare la forma dando spazio alla sostanza, lasciando che le persone e i fatti, i pensieri e le emozioni provate, venissero ripescate tal quali
dalla memoria del mio cuore.
Tutto ha inizio così, durante un concerto gospel al Palastampa di Torino. In quell’occasione si raccoglievano fondi per un sacerdote, don Renato Chiera, che lavorava con i “meninos de rua”, i
bimbi delle favelas in Brasile.
Durante l’intervallo sono andato a visitare gli stand delle varie associazioni ed in uno di questi ho avuto la fortuna di ricevere come bimbo in adozione a distanza Gildervann.
Da quel giorno molti altri sono stati i bimbi che ho avuto la fortuna di ricevere in adozione, le cui foto sono ancora appese nel mio studio.
Con il passare del tempo, chi per un motivo chi per un altro, alcuni di loro sono usciti dai progetti, come i più fortunati, mentre altri, purtroppo, sono spariti, chi tra la furia dello Tsunami,
o peggio ancora tra la furia folle di quella che qualcuno chiamava “la notte della ragione”, che muove gli uomini a sterminarsi, come nel caso del mio bimbo in Africa .
Tornando al Barsile, il bimbo in adozione all’inizio per me era solo una foto, forse una maniera per lavarmi la coscienza e ringraziare Dio per tutte le cose buone che faceva succedere nella mia
vita, soprattutto dal punto di vista professionale. Era una maniera per iniziare e intraprendere un cammino di “restituzione” e di “condivisione” con chi aveva avuto la sorte di nascere
dall’altro capo del mondo e, non so per quale motivo, non aveva le possibilità e le occasioni che invece erano state riservate a me e ai giovani della mia amata terra.
Poi ad un certo punto è successa una cosa che mi ha permesso di entrare in diretto contatto con il bimbo. Sei anni fa circa mi sono dovuto trasferire in Brasile per lavoro, a Curitiba. Essere in
Brasile e non andare a vedere il bimbo, ma soprattutto – lo dico per onestà – non andare a verificare se realmente esistesse il Centro, se Gildervann fosse reale e con lui tutti i discorsi e i
progetti che mi erano stati raccontati, mi sembrava un po’ da persona superficiale. Anche perchè nel frattempo avevo “contagiato” molti amici nell’impresa e inoltre, i miei bimbi sparsi tra
Africa e Sud America erano ormai diventati 6 nei vari progetti di Adozione.
25 Luglio 2003? eccomi allora all’ aeroporto “Alfonso Pena” di Curitiba ? un veloce scalo in Sao Paolo Congonhas e poi l’aereo tocca il suolo di Fortaleza.
E qui inizia una delle più belle e più forti storie d’Amore della mia vita. Quella con “Raio de Luz” !!!
L’immagine del mio primo incontro con Gildervann, come pure quella del primo distacco, sono nitide e ricche di emozioni. C’era un bimbo, accompagnato dalla direttrice del centro e dalla famiglia
di questa, con un cartello in mano: ” Donato, seja bemvindo”. Piccolo, timido, decisamente non a suo agio. Gildervann era lì! Esisteva! La foto prendeva forma! Aveva un volto, una voce, un
profumo che ancora oggi ricordo e suscitano in me emozioni fortissime. Il “mio” Gildervann da quel giorno è cresciuto molto e dal piccolo bimbo che mi dava una sensazione di estrema debolezza, si
è trasformato in un ragazzino solare, estroverso, sicuro di se e dell’amore che lo accompagna. Studia, fa sport ed ha una fantastica normalissima vita da adolescente; partecipa ai laboratori di
Raio de Luz ed attualmente suona diversi strumenti musicali tra cui il basso che è la sua passione. Sono molto orgoglioso di lui e ringrazio il Signore di aver fatto incrociare le nostre
strade.
Fin qui, potrebbe obiettare qualcuno, tutto normale! E’ la storia comune a moltissimi padrini che incontrano il loro bimbo e viceversa. Ma se a questo punto iniziassi davvero a raccontarvi quello
che ho visto in Brasile, se potessi descrivere la capacità degli operatori, la potenza dell’amore che “derrama” dalla mia amica Denise, la direttrice del centro, l’incontro con il mio nuovo
fratello Iran, e con i bimbi e ragazzi che man mano conosco; se vi parlassi della carità della mia irmà Docarmo e delle altre cuoche che giornalmente prestano le braccia e il cuore alla Divina
Provvidenza di Dio, o ancora, se vi raccontassi la gioia del mio “cattolico” incontro nella preghiera con il Pastor della chiesa locale, capireste che per me questo è il miracolo che Dio continua
a perpetrare nella mia vita.
Di viaggi a Fortaleza da allora ne ho fatti parecchi e nell’ultimo anno, grazie all’aiuto di alcuni amici, abbiamo già acquistato un terreno per raddoppiare la struttura della scuola, un altro
terreno per fare “aula de campo” e da qualche mese ci siamo costituiti in associazione “Broto Onlus”, con il progetto, tra l’altro già avviato, di costruire un Gymnasium che funga da struttura
polivalente e che permetta l’inserimento a scuola di altri 400-500 bimbi del poverissimo quartiere di Granja Portugal.
La Broto Onlus e la scuola Ensino Fundamental Rayo de Luz (raggio di luce) hanno siglato un accordo di collaborazione denominato progetto BROTO I, con l’obbiettivo di realizzare azioni mirate allo sviluppo integrale di bambini e adolescenti in situazioni di vulnerabilità sociale.
A tal proposito la scuola Rayo de Luz si impegna a:
Per quanto concerne la Broto Onlus, questa si impegna a:
Broto onlus non è responsabile per il mantenimento finanziario e amministrativo del progetto, e per questa ragione la stessa non risponde per atti che possono essere obblighi sociali, giuridici, legali o qualsiasi impegno già preso o che verrà preso dal progetto e dalla scuola Raio de Luz. La Broto onlus proporziona aiuto sociale, pertanto non riconosce in nessuna circostanza che qualsiasi responsabile o sostenitore del progetto, che partecipi direttamente o indirettamente allo stesso, sia identificato come impiegato della Broto.
Versando un contributo di Euro 30,00 mensili, si garantisce a un bambino/preadolescente l’istruzione, un pasto completo, l’acqua potabile e l’assistenza sanitaria in caso di necessità. Il rapporto con i bambini avviene tramite corrispondenza e i sostenitori, su richiesta, possono anche visitare il centro Raio de Luz. Il modulo per la domanda di sostegno a distanza lo si può scaricare all’interno del sito nell’apposita area, oppure richiederlo al seguente indirizzo mail: broto.onlus@hotmail.it
8 maggio 2009 19:55
Repertorio n.56326
Raccolta n.21529
ATTO COSTITUTIVO DELL’ ASSOCIAZIONE ONLUS DENOMINATA “BROTO”
REPUBBLICA ITALIANA
L’anno duemilasette, il giorno ventuno del mese di novembre – 21 novembre 2007 – In Venafro, nel mio Studio, alla Salita Vincenzo Cuoco, n.2.
Innanzi a me dottor ANTONIO VENTRIGLIA, Notaio in Venafro, iscritto al Collegio Notarile dei Distretti Riuniti di Campobasso, Isernia e Larino, sono presenti:
Della personale identità dei costituiti, cittadini italiani, io Notaio sono certo. I medesimi mi richiedono di ricevere questo atto col quale convengono e stipulano quanto segue:
I costituiti dichiarano di voler costituire, come in effetti costituiscono, una organizzazione non lucrativa di utilità sociale, di ispirazione cristiana, di volontariato, senza discriminazioni di carattere politico, religioso e di razza denominata “BROTO ONLUS” con sede in Scapoli alla via Ponte, n.40 con codice fiscale: 90031680946. L’associazione potrà costituire gruppi e sedi amministrative ed operative ovunque riterrà opportuno, anche all’estero.
L’associazione ha lo scopo di sensibilizzare, informare e promuovere aiuti anche verso gli altri Paesi e nello specifico quelli svantaggiati e quelli in via di sviluppo. Ispirandosi a principi di solidarietà umana l’Associazione, che non ha scopo di lucro, si propone di:
In particolare per la realizzazione dello scopo prefisso e nell’intento di agire a favore di tutta la collettività, l’Associazione si impegna affinchè ciascun progetto non si ponga come estraneo, ma si inserisca nel tessuto sociale locale, valorizzandone le risorse e le peculiarità. L’Associazione può altresì:
La durata dell’Associazione è a tempo indeterminato. Nel caso di suo scioglimento, il patrimonio residuo sarà devoluto a favore di altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale o a fini di pubblica utilità.
Il numero degli associati è illimitato. Sono associati i fondatori e tutte le persone fisiche che si impegnino alla realizzazione delle finalità dell’Associazione stessa, condividendone gli obiettivi ed i metodi. E’ fatto divieto all’Associazione di distribuire, anche in modo indiretto, utili ed avanzi di gestione nonchè fondi, riserve o capitali durante la Sua vita salvo quanto previsto da norme vigenti. Gli associati si dividono in:
Sono fondatori coloro che sottoscrivono questo atto costitutivo dell’Associazione. Sono ordinari coloro che chiedono l’iscrizione dietro presentazione di domanda scritta e la cui ammissione viene accettata dal Consiglio Direttivo. Ciascun associato deve corrispondere la quota annuale nella misura stabilita dall’Assemblea, entro due mesi dall’ammissione e successivamente, entro i primi due mesi dell’esercizio in corso. Hanno diritto di partecipare all’Assemblea ordinaria e straordinaria tutti i soci regolarmente iscritti e in regola con le quote sociali. A seguito del versamento della quota associativa, il Consiglio Direttivo cura l’annotazione dei nuovi aderenti nel libro degli associati. La qualità di associato si perde:
L’esclusione degli associati è proposta dal Consiglio Direttivo, che sospende l’associato fino all’Assemblea seguente, e deliberata dall’Assemblea degli associati. In caso di proposta di esclusione, devono essere contestati per iscritto all’associato gli addebiti che allo stesso vengono mossi, consentendo facoltà di replica. Tale provvedimento, quindi, è comunicato all’associato a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento. Entro trenta giorni da tale comunicazione l’associato può presentare ricorso all’Assemblea a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno inviata al Presidente dell’Associazione. Ciascun associato può recedere liberamente dall’Associazione. La dichiarazione di recesso deve essere comunicata per iscritto al Consiglio Direttivo e ha effetto immediato. Il socio receduto o escluso non ha diritto alla restituzione delle quote associative versate, nè può vantare diritto alcuno sul patrimonio dell’Associazione, ad eccezione di quanto previsto dalle norme vigenti. L’attività dell’Associazione è svolta prevalentemente dai propri associati in maniera gratuita, spontanea e personale, salvo il rimborso delle spese sostenute previamente autorizzate.
Sono Amici dell’Associazione coloro che condividono i suoi scopi e la sostengono. Si distinguono in:
Gli amici onorari sono coloro che per particolari benemerenze vengono nominati dal Consiglio Direttivo. Gli amici sostenitori sono coloro che contribuiscono al raggiungimento del fine sociale mediante elargizioni e donazioni. Entrambi partecipano alle Assemblee con parere consultivo e sono nominati tali dal Consiglio Direttivo.
Gli associati sono obbligati:
Gli associati hanno diritto:
L’Associazione trae le proprie risorse economiche per il funzionamento e per lo svolgimento delle proprie attività da:
Il versamento non crea altri diritti di partecipazione e, in particolare, non crea quote indivise di partecipazione trasmissibili a terzi, nè per successione a titolo particolare, nè per successione a titolo universale. L’esercizio finanziario dell’Associazione ha inizio e termine rispettivamente il 1° gennaio e il 31 dicembre di ogni anno. Al termine di ogni esercizio, entro il 31 marzo dell’anno successivo, il Consiglio Direttivo redige il bilancio e lo sottopone all’approvazione dell’Assemblea. Il bilancio è depositato nella sede amministrativa a disposizione degli associati, almeno quindici giorni prima del giorno di convocazione dell’Assemblea.
L’Assemblea è composta da tutti gli associati e può essere ordinaria e straordinaria. Ogni associato potrà farsi rappresentare in Assemblea da un altro associato con delega scritta. Ogni associato non può ricevere più di due deleghe. L’Assemblea ordinaria indirizza tutta l’attività dell’Associazione ed inoltre:
L’Assemblea ordinaria è convocata dal Presidente o da chi ne fa le veci almeno una volta all’anno per l’approvazione del bilancio ed ogni qualvolta lo stesso Presidente o la
maggioranza del Consiglio Direttivo, o un decimo degli associati ne ravvisino l’opportunità. L’Assemblea straordinaria delibera sulle modifiche dell’atto costitutivo e dello statuto,
e sullo scioglimento dell’Associazione. L’Assemblea ordinaria e quella straordinaria sono presiedute dal Presidente dell’Associazione o, in sua assenza, dal Vicepresidente ed in
assenza di entrambi da altra persona eletta dall’Assemblea stessa, a maggioranza, dei presenti. Le convocazioni devono essere effettuate mediante avviso affisso in bacheca presso la
sede dell’Associazione almeno quindici giorni prima della data di riunione. L’avviso di convocazione deve indicare il giorno, l’ora e il luogo della riunione e l’ordine del giorno.
Può inoltre indicare la data della seconda convocazione per il caso in cui la prima non possa aver luogo. In difetto di convocazione saranno ugualmente valide le adunanze cui
partecipano di persona o per delega tutti gli associati e l’intero Consiglio Direttivo. L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è validamente costituita in prima convocazione
quando sia presente o rappresentata almeno la metà più uno degli associati. In seconda convocazione, che non può avere luogo nello stesso giorno fissato per la prima, l’Assemblea è
validamente costituita qualunque sia il numero degli associati intervenuti o rappresentati.
Le deliberazioni dell’Assemblea sono valide quando siano approvate dalla maggioranza dei presenti, eccezione fatta per la deliberazione riguardante modificazioni statutarie e
l’eventuale scioglimento anticipato dell’Associazione e relativa devoluzione del patrimonio residuo che deve essere adottato con la presenza di almeno tre quarti degli associati ed il
voto favorevole della maggioranza dei presenti. Le deliberazioni dell’Assemblea vincolano tutti i soci anche se assenti o dissenzienti. Il verbale dell’Assemblea è redatto dal
Segretario, salvo i casi in cui il verbale sia redatto dal notaio, su apposito libro.
L’Associazione è retta da un Consiglio Direttivo composto da un numero dispari di membri da tre a sette. I Consiglieri decadono per dimissioni, o se assenti a 3 riunioni consecutive
del Consiglio Direttivo senza giustificato motivo. Il primo Consiglio Direttivo è nominato con questo atto costitutivo. I membri del Consiglio Direttivo rimangono in carica tre anni e
sono rieleggibili. Possono fare parte del Consiglio esclusivamente gli associati. Nel caso in cui, per dimissioni o altra causa, uno dei consiglieri decada dall’incarico, il Consiglio
stesso può provvedere alla sua sostituzione per cooptazione. Tale nomina è valida fino alla scadenza del mandato del Consiglio. Nel caso decada oltre la metà dei membri del Consiglio,
l’Assemblea deve provvedere alla nomina di un nuovo Consiglio.
Il Consiglio Direttivo è investito di ogni potere per decidere sulle iniziative da assumere e sui criteri da seguire per il conseguimento e l’attuazione degli scopi dell’Associazione
e per la sua direzione ed amministrazione ordinaria e straordinaria. Al Consiglio Direttivo spetta:
Il Consiglio Direttivo è convocato di regola ogni sei mesi ed ogni volta che il Presidente, o in sua vece il Vicepresidente, lo ritenga opportuno, o quando almeno i due terzi dei componenti ne faccia richiesta. Assume le proprie deliberazioni con la presenza della maggioranza dei suoi membri ed il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti. In caso di parità prevale il voto del Presidente. La convocazione viene effettuata mediante avviso affisso in bacheca presso la sede dell’Associazione almeno tre giorni prima della data di riunione. Le deliberazioni del Consiglio Direttivo sono redatte su apposito libro, a cura del Segretario e sottoscritte dallo stesso e da chi ha presieduto l’adunanza; vengono conservate agli atti.
Il Presidente ha il compito di presiedere il Consiglio Direttivo nonchè l’Assemblea degli associati provvedendo alla formulazione dei relativi ordini del giorno. Al Presidente è
attribuita la rappresentanza legale dell’Associazione di fronte a terzi ed in giudizio; redige, in collaborazione con il Consiglio Direttivo, la relazione annuale; cura l’esecuzione
delle deliberazioni consiliari ed in caso di urgenza, assume i poteri del Consiglio chiedendo ratifica allo stesso dei provvedimenti adottati nell’adunanza immediatamente successiva;
risponde dei fatti amministrativi compiuti in nome e per conto dell’Associazione. In caso di assenza od impedimento del Presidente, le sue funzioni spettano al Vicepresidente. Il
Presidente può delegare, ad uno o più consiglieri, parte dei suoi compiti in via transitoria o permanente. Il Segretario cura la redazione dei verbali delle adunanze assembleari e
consiliari, tiene aggiornato l’elenco degli iscritti all’Associazione e coordina l’esecuzione delle direttive emanate dal Presidente.
Il Tesoriere tiene il registro delle entrate e delle uscite dell’Associazione e ne cura la contabilità.
I comparenti procedono alla nomina del primo Consiglio Direttivo e determinano in numero di 3 (tre) il numero dei membri del Consiglio stesso, e per i primi tre anni nominano ed eleggono quali componenti del Consiglio medesimo i Signori:
Qualunque controversia sorga in dipendenza della esecuzione o interpretazione del presente Statuto, è rimessa a giudizio di una terna arbitrale amichevole che giudica secondo equità e senza formalità di procedura, dando luogo ad arbitrato irrituale.
Per tutto quanto non contemplato in questo atto si fa espresso riferimento alle norme del Codice Civile vigenti in materia.
I costituiti tutti, acquisite le informazioni fornite da me Notaio ai sensi del D.Lgs. n.196/2003 e consapevoli, in particolare, che il trattamento riguarderà i dati cosiddetti “sensibili” nonchè i dati cosiddetti “personali”, prestano il loro consenso per il trattamento dei dati necessari allo svolgimento delle operazioni indicate nell’informativa.
Le spese di questo atto e sue conseguenziali, sono a carico dei comparenti e dell’associazione come per legge. Si chiede l’applicazione dei benefici fiscali previsti dalla legge in
tema di organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
Di questo atto, scritto con mezzo elettromeccanico da persona di mia fiducia e completato di mio pugno su facciate sedici di quattro fogli, ho dato lettura ai costituiti che lo
approvano e con me Notaio lo sottoscrivono alle ore venti e minuti cinquanta.